Frozen lemon pie

Erano un pò di giorni che avevo voglia di intrugliare di nuovo in cucina, ma visto che faccio finta di essere a dieta mi stavo contendendo 🙂 ma l’avere gente a cena mi ha dato la scusa ideale per un dolcetto. In realtà avevo voglia di fare una cheesecake, ma visto che in quei giorni faceva incredibilmente caldo (incredibilmente nel senso che quest’anno l’estate c’è stata per finta) non mi andava molto di accendere il forno. Mi sono messa a spulciare un pò in giro e poi proprio a fagiuolo mi è arrivata la mail di un blog  che segue e che mi piace molto e li c’era una ricettina sfiziosissima linkata che faceva proprio al caso mio.

L’unico problema del dolce sono state le dosi…ne ho fatto tantissimo :), calcolate che mi ci sono venute 6 coppette monoporzione e uno stampo da 20 di diametro, ma era squisito ed è finito subito.

1/2 pacchetto di digestive
circa 170 ml di succo di limone
1 lattina di latte condensato
250 ml di panna
3 panetti di philadelphia
60 g di burro (fuso)

Sminuzzate le digestive (io l’ho fatto nel tritatutto ma in qualsiasi modo va bene) non troppo finemente, unite poi il burro fuso (che avrete fatto stiepidire) e mescolate bene il tutto. Lasciatelo da parte vi servirà dopo.

Montate la panna e mettetela da parte, volendo potete aggiungere un pò di zucchero.

Lavorare a mano o con il robot a bassa velocità la philadelphia fino a renderla cremosa, aggiungere poi il latte condensato e continuare a mescolare fino a che il composto non sia uniforme. Aggiungere il succo di limone e rendere di nuovo il composto uniforme, dopo di che aggiungete la panna montata e amalgamate il tutto.

Trasferite il composto negli stampini monoporzione in silicone o nella teglia. Se non avete uno stampo in silicone potete usare ad esempio anche uno stampo da plumcake in metallo ma dovete rivetire la superifice con la pellicola in modo che poi il dolce si stacchi dalle pareti senza difficoltà. Lasciate la pellicola un pò abbondate così potete usarla per sformarlo ;).

Gli stampini, le teglie ecc, non andranno riempiti fino al bordo con il composto perché sopra bisognerà farci uno strato di biscotto sbriciolato. Quando mettete il biscotto pressate un pò per farlo compattare. Dopo di che trasferite gli stampini in frigo per almeno 3 ore. Ma tirateli fuori un pò prima di servirli perchè altrimenti saranno un pò troppo duri e difficili da mangiare.

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Quiche per capodanno

Quest’anno complici le svariata malattie e l’aver lasciato il Ken in montagna ho deciso di preparare due cosette facili e veloci la cui riuscita è (quasi)sempre (meglio essere scaramantici 😛 ) un successo.

La prima è una quiche speck, patate e provola e la seconda è robiola e salame.

Come dicevo il poco tempo, la malattia e l’assenza del Ken hanno fatto si che la pasta fosse comprata. Brisee per la quiche con le patate e sfoglia per l’altra.

Ingredienti per patate speck e provola

Un rotolo di pasta brisee, circa 8-9 fette di speck (a seconda di quanto è larga la fetta) tagliato fine ma non troppo, 2 patate medie tagliate sottili, provola, parmigiano, latte, 2 uova, sale e pepe qb

Stendete il rotolo di basta brisee sulla teglia e bucherellatene il fondo. Mettete le fettine di speck in modo da coprire tutta la base, aggiungete poi la provola, a me piace tagliarla a fettine non troppo sottili in modo che in alcuni punti non si fonda completamente ma se preferite l’effetto tutto fuso tagliatela a pezzettini piccoli e disponetela sopra lo speck. Dopo di che mettete le patate sempre a coprire il tutto. Se avete tempo vi conviene partire dalle patate e lasciarle con u po’ di olio sale e pepe a marinare in una ciotola.

Nel frattempo sbattete le 2 uova con un po’ di latte e il parmigiano e un po’ di pepe (qui io non aggiungo il sale alle uova perché per i miei gusti è tutto già abbastanza saporito). Colate il composto di uova sulla torta e rigirate i bordi. Cuocete per mezz’ora abbondante fra 180°C e 200° C, dipende un po’ dal forno e dal grado di doratura che vi piace.

Sia per questa che per l’altra potete aggiungere un po’ di panna e un po’ di latte invece che solo latte, questa volta non l’ho fatto perché alla coop erano passate le cavallette e di panna non vi era traccia ;).

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Ingredienti per robiola e salame

Un rotolo di pasta sfoglia, circa 8-9 fette di salame milano, 1 confezione e mezza di robiola , parmigiano, latte, 2 uova, sale e pepe qb

Stendete il rotolo di basta sfoglia sulla teglia e bucherellatene il fondo. Mettete la robiola sul fondo e coprite poi con le fettine di salame. Nel frattempo sbattete le 2 uova con un po’ di latte e il parmigiano e un po’ di sale e pepe. Colate il composto di uova sulla torta e rigirate i bordi. Cuocete per 15 minuti a 180°C e poi per 5 minuti  200° C.

Per le foto c’è da attendere un attimo, la mia macchinetta la momento si rifiuta di scaricarle dando uno stranissimo messaggio sul formattare la memory card (omg 😦 ) devo aspettare che F finisca il pisolo e accorra in mio aiuto Macchinetta risorta urrà 🙂

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Colomba con lievito naturale

Non ho potuto resistere e ho deciso di cimentarmi anche io con la colomba autopordotta con il lievito madre. con l’arrivo della pasqua tutte le persone malate come me di pasta amdre hanno deciso di cimentarsi in questa impresa, e alla fine ho caduto anche io. Sono numerose le ricetta che si trovano, io ho deciso di utilizzare quella di Adriano che ormai è il mio guru :).

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Giorno 1.

Per prima cosa ho dovuto convertire il mio liveito madre liquido in solido. Ho seguito i suggerimenti di Vittorio, utilizzando però il mix di farina che avrei utilizzato poi per fare la colomba.

Primo passaggio:
50g di PM
50g farina Manitoba (antico Molino Rosso)blogfede
19 g di acqua

Ho fatto una palletta che ho inciso sopra a croce e l’ho messa nel microonde.

Dopo circa 4-5 ore ho tolto la crosticina e ho aggiunto 50g di PM, 25g di Manitoba, 25g 00 (Alce Nero, 12,5% di proteine), e 25g di acqua.

Giorno 2

La mattina dopo ho fatto un’altro rinfresco utilizzando 100g PM, 50g Manitoba, 50g 00 e 50g di acqua. Ho lasciato nuovamente a rilievitare e nel tardo pomeriggio ho iniziato con il primo impasto della colomba.

Ingredienti 1° impasto:
110gr lievito madre maturo, rinfrescato 3 volte con la stessa farina prevista dalla ricetta
355gr farina 00 W 380 – 400
100gr zucchero semolato
90gr burro
1 uovo (medio)
3 tuorli
145gr acqua

Come dicevo la ricetta è di Adriano, una delle poche differenze che c’è nella mia è ad esempio l’uso della farina. Non sono riuscita a trovare una 00 così forte come quella richiesta dalla sua ricetta e quidni ho mescolato (sperando di non aver sbagliato) una manitoba e una 00 di alce nero che ho letto in giro essere una 00 piuttosto forte.

Per il procedimento ho seguito pedissequamente Adriano che copio e incollo (in corsivo):

Montiamo la foglia, spezzettiamo il LM nell’acqua (26°) dove avremo messo un cucchiaio dello zucchero previsto, avviamo la macchina fino ad idratarlo.
Uniamo l’uovo e tanta farina quanta ne occorre per formare l’impasto; uniamo in sequenza un tuorlo e una spolverata di zucchero, seguiti a breve da una spolverata di farina, facendo in modo da esaurire i tre ingredienti contemporaneamente e facendo riprendere corda all’impasto prima del successivo inserimento.
Aggiungiamo il burro non troppo morbido, in tre volte, a metà inserimento ribaltiamo l’impasto.
Montiamo il gancio ed impastiamo a vel. 1,5, fino a che la massa non si presenterà liscia e semilucida.”

Copriamo la ciotola con pellicola e trasferiamo in forno, con la sola lucetta accesa, per tutta la notte (ca. 12 ore). L’impasto dovrà triplicare. IMG_20130401_111546

Giorno 3.

Ho preparato l’emulsione sostituendo al liquore all’amaretto il Cointreau

Prepariamo un’ emulsione con:
30gr burro – 15gr miele (poss. arancia o acacia) – 30gr cioccolato bianco – zeste grattugiate di 1 arancia e 1 mandarino – semini di 1 bacca di vaniglia (o 1 cucchiaino di estratto) – tre cucchiai di liquore amaretto.
Sciogliere il burro ed il miele con gli aromi. Fuori dal fuoco aggiungere il cioccolato grattugiato e mescolare con una frusta fino a scioglimento completo, aggiungere il liquore.

Prepariamo la glassa con:
125gr farina di mandorle – 220gr zucchero – 120gr albumi – 25gr amido di riso (o fecola di patate) – poche gocce di estratto di mandorla amara.

Ingredienti 2° impasto da aggiungere all’impasto precedente.

165gr farina 00 W 380 – 400
115gr burro
120gr zucchero semolato
1 uovo (medio)+ 5 tuorli
30gr acqua
4gr sale

Montiamo il gancio e serriamo l’incordatura del primo impasto, con qualche giro di macchina; uniamo l’acqua con un cucchiaio abbondante di zucchero e facciamo andare a vel. 1,5 per qualche istante. Uniamo uno spolvero di farina e riportiamo in corda.Aggiungiamo l’uovo con una manciata di farina e lasciamo legare.
Ora vanno aggiunti i tuorli, uno alla volta, seguiti da una parte di zucchero ed una di farina, curando che l’impasto riprenda elasticità, prima del successivo inserimento. I tre ingredienti dovranno esaurirsi contemporaneamente.
Con l’ultimo tuorlo, aggiungiamo anche il sale.
Uniamo il burro morbido (non in pomata), in tre volte, facendo attenzione a non perdere l’incordatura acquisita e ribaltando di tanto in tanto l’impasto nella ciotola. Mescoliamo l’emulsione con una frusta, fino a renderla cremosa ed inseriamola poco alla volta alla massa.
Esauriti gli ingredienti, facciamo andare a velocità sostenuta (2), fino ad ottenere il “velo”.

Lasciamo riposare 30’, poi spezziamo ed arrotondiamo (pirlatura).*
Copriamo a campana e lasciamo riposare ancora 30’.
Spezziamo in due ogni porzione e formiamo la prima parte che comporrà le ali.
Formiamo anche la seconda e sistemiamola a croce sulla prima.

*Eccoci giunti alla mitica fase della pirlatura… Gasatissima dalle mie creature, avverto tutta famiglia ad ogni step necessario alla loro crescita, ma quando ho detto a mio marito: “ora mi eclisso un pò in cucina, devo pirlare”  il poverino, che mi seguva da giorni è quasi svenuto per le risa. La mitica pirlatura non è venuta molto bene (secondo me),  tra l’altro non avevo neanche ben capito in cosa consistesse e mi ero quindi andata un pò in giro. Sono corsi in mio aiuto Eva e Caludio, sopratutto Eva che nel gruppo FB nei giorni di Colomba è stata subissata di domande 😉

Pirlatura: arrotondare un impasto facendolo girare tra le mani o sul piano di lavoro conferendogli forma sferica regolareper permettergli una crescita regolare durante la lievitazione.

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Copriamo con la pellicola e lasciamo a 28°-30° finche l’impasto non è arrivato a circa un dito dal bordo. Poi togliamo la pellicola e lasciamo ancora per 15′ (lo dice Adriano, non so perchè voi fidatevi ;)).

A questo punto mescoliamo la glassa e mettiamola sulla colomba con la sac à poche, mettiamo le mandorle e abbondante zucchero a velo. Nel mio caso il posizionamente delle mandorle è sP1010889 (1024x768)tato affidato a Ciottolina, la distribuzione soffriva di qualche punto di accumulazione.

Per quanto riguarda la glassa, consiglio di non metterne troppa, tende chiaramente un pò a smontarsi e se ne mettete troppa c’è il rischio che coli fra la colomba e lo stampo di carta. E questo credetemi è veramente male, perchè in fase di capovolgimento può portare al distacco della colomba dallo stampo :(.

Con queste dosi io ho realizzato due colombe da 750g. La cottura è in forno a 180°C per 40′-45′. (Temperatura al cuore 96°C).

Una volta sfornate capovolgere con dei ferri da calza e lasciare freddare

 

 

 

 

 

Like an Angel

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Dopo un pò di tempo di assenza e approffitando della rinascita della pasta madre ho deciso di cimentarmi nell’ Angelica delle Simili, anche grazie alla cuginetta :).

Ho riadattato una ricetta trovata in dolcicreazioni, per utilizzare il lievito madre.

Ho impastato 200g di lievito madre (idratato al 100%) con 35g di farina manitoba e 25g di acqua e 2 cucchiaini di zucchero. Ho preparato questo primo impasto lavorandolo con la foglia e lasciandolo riposare coperto per 1 ora e mezzo e comunque fino al raddoppio. Dopo ho aggiunto 400g di farina, 70 g di zucchero, 3 tuorli d’uovo, 120g di latte stiepidito e li ho lavorati con il gancio. Dopo che questi ingedienti si sono amalgamati ho aggiunto poco alla volta 120g di burro. Per incorporare il burro c’è voluto parecchio tempo ma alla fine l’impasto era lucido ed elastico. Ho lasciato lievitare a recipiente coperto per tutto il pomeriggio e poi ho formato la ciambella seguendo le indicazioni di dolcicreazioni. Come ripieno ho usato noci tritare, gocce di cioccolata e uva passa che avevo precedentemente ammollato. Fatta la forma l’ho messa in frigo tutta la notte per continuare la lievitazione, la mattina dopo l’ho tirata fuori dal frigo ed ho infornato il dolce alle 17 del pomeriggio.

La prepazione risulta un pò lunga ma devo dire che ne è valsa la pena ;).

Ingredienti per l’impasto: 200 g lievito madre, 155 g di manitoba, 320 g di farina 00, 75 g di zucchero, 120g di latte, 120 g di zucchero.

La pasta madre era stata rinfrescata qualche ora prima di iniziare il procedimento.

A volte ritornano

Settimana scorsa è stato il compleanno del bimbo della mia amica Coniglietta e mi ero offerta di prepararle un rustico. L’idea era di riproporre il danubio stracchino e salsiccia che avevo fatto per il primo compleanno di Ciottolina. All’epoca però non avevo ancora sperimentato il lievito madre e quindi l’avevo fatto con il lievito di birra. Ho cercato la ricetta che avevo utilizzato convinta di averla trascritta nel nostro forum di “mamme” ma non ne ho trovata traccia, ho quidni dovuto riconminciare da capo per trovare una ricetta che mi soddisfasse. In questo modo mi sono imbattuta in un nuovo (almeno per me) blog fantastico: profumo di lievito.

Quindi ho modificato e adattato la ricetta che ho trovato qui in questo modo:

550g farina manitoba
250g pasta madre
65g acqua
4 uova + 1 tuorlo
60g zucchero
85g burro
14g sale
10g olio evo
2+1 cucchiaini di miele

Il procedimento è quasi del tutto analogo a quello di Adriano con l’unica differenza che dopo l’aggiunta del primo uovo ho lasciato il composto a lievitare ne forno chiuso per tutta la notte invece che in frigo. Questo perchè ho notato, anche facendo la pizza, che ora che fa più freddo, se faccio fare la lievitazione in frigo durante la notte poi, nelle poche ore del giorno dopo, il lievito non ce la fa a riprendersi bene.

Ovviamente Ciottolina ha pensato bene di ammalarsi per l’occasione e quidni la festa è saltata, ma ormai il grosso del lavoro di impasto era fatto e quindi ho ugualemente fatto due rustici che abbiamo portato il giorno dopo, quando la pargola stava meglio ;).

Ciottolina fa il bis

E sono due, per questo compleanno abbiamo optato per qualcosa di più in piccolo, ma Ciottolina si è divertita molto ed è stata contenta e questo è l’importante.

A differenza dello scorso anno il buffet è stato decisamente low profile, la torta invece ha decisamente compiuto passi da giante :).

Ho preparato una mimosa utilizzando per la base una ricetta che ho scovato su cookaround. Ho utilizzato una tortiera apribile da 26 e ho quindi raddoppiato le dosi della ricetta originale.

Ingredienti:

-per la base
6 uova (meglio se a temperatura ambiente)
240 gr zucchero
1 bustina di vanillina
scorza di limone o qualche goccia di aroma limone in fialetta
150 gr farina 00
100 gr amido
1 bustina di lievito per dolci
100 gr burro
un pizzico di sale

-per la crema pasticcera
6 tuorli d’uovo
1 litro di latte
3 cucchiai di farina
3 cucchiai di zucchero
scorza di limone

Una volta cotta la base ho aspettato che si raffreddasse e poi l’ho fatta tagliare al maritino in 3  (io sono una frana in queste cose). Il primo un pò più alto (partendo dalla base) e l’ultimo molto vicino al top della torta (praticamente in modo da eliminare la calotta). Ho svuotato la base e tenuto da parte le mollichine. Ho riempito la base con la crema pasticcera alla quale avevo aggiunto le gocce di cioccolato fondente. Poi ho rimesso un disco e l’ho ricoperto con altra crema, altro disco, altra crema e poi le mollichine.

Merge: Bonci e lievito naturale

Sempre cercando di migliorare la nostra pizza casalinga, l’ultima volta ho provato ad applicare il metodo Bonci alla pizza fatta con il lievito naturale.

Ingredienti: 500 gr. di farina 0 (io ho usato manitoba), 200g di lievito mare , 300 gr. circa di acqua tiepida, 1 cucchiaio d’olio EVO, 2 cucchiaini di sale fino, 1 cucchiaino di zucchero.

Per prima cosa ho impastato l’acqua il lievito madre e un pò di farina, lo zucchero e li ho fatti riposare per circa 1 ora un’ora e mezza. Dopo ho aggiunto l’olio, la farine restante ed il sale e ho lasciato impastare alla macchina per una mezz’ora. Ho lasciato l’impasto a lievitare nella macchina per un ora e poi l’ho messo in frigo pronto per essere steso la sera successiva.

Il giorno dopo ho steso la pizza sulla placca da forno leggermente oliata e l’ho fatta lievitare in forno aspento (ma con la luce accesa) per circa un’ora. Dopo di che l’ho condita (con il grande classico stracchino e zucchine) e inofornata a circa 225°C nel forno statico.

Molto molto meglio delle ultime prove, provate a fatemi sapere 😉

Pizza con lievito naturale

Dopo settimane finalmente ho preparato il lievito naturale. Ho seguito la ricetta di Veggie con la mela, perchè mi sembrava più veloce, ma anche quella del blog di Francesca mi sembrava piuttosto interessante.

Per la pizza ho utilizzato 200 g di lievito naturale, 230 g di farina di manitoba, 130 g di farina 00, 220 g di acqua, un cucchiaino di zucchero, un cucchiaino abbondante di sale e un cucchiaio di olio EVO.

Per prima cosa ho impastato il lievito con metà della farina e l’acqua, poi ho aggiunto l’olio, il sale, lo zucchero e la farina restante. E’ molto importante che il sale non entri in contatto diretto con il lievito perchè questo compromette la lievitazione. L’ho lasciata lievitare in forno per circa 5 ore (l’ho preparata pirma di prazno e l’abbiamo mangiata a cena). Io la faccio cuocere a 220°C per 12 minuti. Il risultato buono, ma non spettacolare, probabilemnte devo allungare i tempi di lievitazione. sono già all’opera con la versione 1.1 😉

Torta mele e marmellata

Oggi mi sono data alla sperimentazione più pura, son tornata a casa da una riunione con una voglia pazzesca di biscotti con la marmellata e quidni in barba alla dieta mi sono sparata due gentilini ricoperti di marmellata di mirtilli. A quel punto ho pensato che visto che ero tornata presto e che F. sono settimane che mi fa più o meno velatamente capire che ha voglia di torta di mele poteve unire le cose… questo è il risultato:

Premetto che la povera torta ha subito un piccolo trauma quando l’ho rovesciata dallo stampo, ma si sa in queste cose sono una vera frana. Probabilmente è meglio usare uno stampo con cerniera.

E’ una torta che rimane piuttosto morbida va mangiata con il cucchiaino ( o forchettina) non è la classica torta di mele da pucciare insomma. Forse è leggermente poco dolce e vorrei provare a far venire leggermente più croccante il fuori. Per il resto mi piace ;), è molto porcellosa.

Ingredienti: 3 mele, 150g di farina, 100g di burro, 150 g di zuchero di canna (anche se mi sorge il dubbio di averne messi 100g ), 3 uova, 100ml di latte, mezza bustina di lievito, marmellata a piacere.

Ho sbattuto lo zucchero e le uova, poi aggiuto la farina e il burro fuso, il lievito e le mele tagliate a fettine (2 e mezzo). Ho messo un pò del composto nello stampo da plumcake precedentemente imburrato e infarinato e poi ho messo qualche cucchiaino di marmellata di mirtilli sparso qua e la. Poi ho messo una altro pò di composto e un altro pò di marmellata (non molta). Sulla superifice ho messo le fettine della mezza mela rimasta e ho aggiunto un pò di zucchero per far pare la crosticina. Forno a 180°C per 40-45 minuti, negli ultimi 10-15 minuti ho abbassato leggermente la temperatura del forno per non far scurire troppo la superficie

Colazione festiva in famiglia

Visti i vari ponti, una mattina di queste ho deciso di non ronfottare come al solito ma di alzarami ad un’ora decente e preparare qualcosa di gustoso per fare colazione tutti insieme. Tra l’altro era parecchio tempo che avevo voglia di pancakes e il ritrovarli sul blog di Francesca nella “versione Kamut” mi ha dato la spinta finale. La ricetta è presa da un libro di ricette americane che era in edicola con Sale e Pepe parecchi mesi fa.

Ingredienti: 135g di farina, 2 cucchiani di zucchero, mezzo cucchiano di sale, 250 g di latticello, un uovo (grande), 35g di burro fuso. Poi io ho messo una punta di cremor tartaro e una di bicarbonato mentrel a ricetta originale prevedeva solo il bicarbonato

Si mescolano tra loro prima gli ingredienti solidi. In un altro contenitore si mescolano quelli liquidi, e successivamente si aggiungono i liquidi ai solidi. Si sbatte un pò la pastella senza preoccuparsi troppo del fatto che rimangano dei grumi. Cuocere i pancakes in una padella antiaderente a fuoco medio, fate scaldare un filo d’olio nella padella eliminandone eventualmente l’eccesso con uno scottex. Versate un metsolo di pastella, “la frittella sarà da girare quando i bordi si asgiugano e al centro si saranno formate delle bolle“. Cuocete l’altro lato per un altro paio di minuti e servite, con zucchero, sciroppo d’acero, ma anche marmellata…insomma quello che vi sfizia di più 🙂

E’ stata decisamente una colazione gustosa, molto apprezzata anche da Ciottolina, all’inizio irresistibilmente attratta dalla motagnetta di marmellata di mirtilli (del marito è inutile che vi dica ;))